mercoledì 5 novembre 2008

Cambiare per non cambiare diceva Tomasi di Lampedusa e Obama?

Sarà la vera svolta. Alla gioia del cambio mi si è associata subito la domanda"Ma di che tipo di cambio si tratta?" Il cambio fa si che si realizzi il sogno di Martir Luter King, ma, è questo il cambio che la gente comune americana sta aspettando? Sarebbe un vero cambio epocale se una persona "di colore" diventasse presidente di un Paese europeo dove ancora stentiamo con l'integrazione raziale, ma in un paese da sempre multicolore? Lo so, mi direte comunque che le minoranze non sono ben integrate nemmeno in America, ma ripeto che il cambio effetttivo sarebbe se avvenisse in un paese europeo.
Penso che quello che il popolo americano, abituato ad essere potenza rispettata e ricca, voglia veramente sia un cambio della situazione in cui attualmente il Paese naviga. Allora mi chiedo si può risollevare un Paese nella grande crisi solo con il cambio di un uomo (e con le idee del suo partito?), no, perchè qui si parla di economia, ed i tempi son lunghi. La gente è disposta a scindere i due tipi di cambiamenti e a non aspettarsi il grande cambio con un solo schiocco di dita del Povero Obama.
Io la vedo dura. Quando esasperati dalle destre l'Italia in crisi si appoggio alla sinistra di Prodi sembravan tutti contenti. Ma al vedere che la situazione in realtà non migliorò ( e chi se non uno dotato di poteri miracolosi o capace di mentire spudoratamente))) nel giro di poco, ben vennero le dimissioni e il ritorno della palla al Signor Berlusconi che, come sappiamo ha promesso molto ma, purtroppo, nemmen lui è dotato di poteri miracolosi e quindi si è beccato l'Italia della crisi(((.
Purtroppo il senso comune non ci permette di capire i tempi economici e ce la prendiamo con chi ci governa, destra o sinistra, ci si deve lamentare, ma non sarà il caso di guardare un po a questo progetto di Capitalismo che ci stà esplodendo tra le mani? Non voglio pensare al comunismo
Mahhhh