Tutti parlano del teatro dell'Opera di Pechino. Prima di tutto per trovarlo, una fatica, tra poliziotti increduli che non sanno cosa rispondere, non capiscono cosa cerchiamo, e giù a fargli vedere foto, mappe, ma niente. Dopo vari tentativi ci arrivamo, ti aspetti un teatro invece becchi un palazzone con una maschera, fedi foto. Entriamo increduli, ebbene si, è lì.
Per la serata tutto completo, compriamo un biglietto per il giorno dopo.
Il giorno dopo ci vestiamo di tutto punto e arrivati, siamo in pochi. In prima fila, biglietto da 60 euro, tavolo con tanto di te e biscottini. Noi siamo qualche fila più dietro, biglietti da 20 euro. (Son cifre esagerate per essere in Cina). Sono ben preparati, al lato del palco, a destra e sinistra ci sono due schermi con la traduzione in inglese. Non son possibili le riprese. Quello che è ammesso invece è la gran confusione. Tutti si alzano senza aspettare nessuna pausa, parlano, cantano con gli attori. Insomma nessun rispetto, come tutte le cose cinesi. L'opera è tutta basata sui costumi, le machere, i canti. E' molto bello, ma la mancanza di rispetto dei cinesi, fa si che un pò ci perda anche l'opera e, ad un certo punto, inizi a ridere per la situazione al quanto surreale.
2 commenti:
Non si vede il video
Ah ok! Era solo un audio. Sembrava che tu avessi pubblicato un video.
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